SINTESI
La crioablazione dei tumori toracici si presenta spesso vantaggiosa a paragone della radioterapia nella cura di tumori polmonari primitivi (1) e può essere utilizzata con intento curativo anche per tumori metastatici (2). LA tecnica consiste nella introduzione dentro il tumore di uno o più aghi sottili denominati criosonde, sotto guida tac. Generalmente la procedura avviene in anestesia locale, con o senza sedazione associata. dura circa 50 minuti oltre al tempo necessario a collocare le criosonde.
A volte l'estensione del tumore permette solo una riduzione di volume per ottenere un miglioramento dei sintomi, come come ad esempio il deficit respiratorio da compressione bronchiale, o coadiuvare la chemioterapia grazie alla citoriduzionne di debulking. Recenti lavori (5) ne hanno confermato sicurezza ed efficacia nel suo uso guidato dalla TAC.
Anche per il polmone l'associazione di terapie immonologiche e criochirurgia si sta confermando (6) la nuova frontiera. Il nostro cryoteam in Malaga è all'avanguardia anche in queste forme terapeutiche innovative.
INFORMAZIONI GENERALI
I polmoni sono due organi quasi simmetrici che permettono lo scambio gassoso fra l’ambiente esterno (ovvero l’aria) e il nostro corpo tramite il sangue che riceve ossigeno
mentre espelle l’anidride carbonica prodotta dall’organismo.
La respirazione avviene prevalentemente grazie alla contrazione del diaframma che, accorciandosi, aumenta la pressione negativa all’interno della cassa toracica e permette ai polmoni di espandersi. Gli alveoli sono la sede preposta allo scambio gassoso grazie alla grande quantità di capillari che li circondano e grazie alle caratteristiche fisiche della membrana che li separa.
Introduzione
L’ambiente polmonare è molto fragile; affinché avvenga lo scambio di ossigeno e anidride carbonica, è necessario che ci sia molta umidità. Sfortunatamente queste condizioni sono ideali anche per virus e batteri che possono proliferare molto facilmente in tutto il sistema respiratorio. Non sono solo questi però, i principali nemici dell’apparato. Aria troppo inquinata e/o uso frequente di sostanze tossiche volatili, sedentarietà e fumo, minano il suo equilibrio.
In oncologia si usa distinguere due macrotipologie di tumore al polmone che si presentano in più di 9 casi su 10 e che originano entrambe dal tessuto epiteliale: il microcitoma (o tumore polmonare a piccole cellule) e il tumore polmonare non a piccole cellule costituiscono rispettivamente il 15% e l’ 85% delle neoplasie all’epitelio polmonare.
In poco meno di 1caso su 10 invece, le neoplasie si sviluppano al tessuto nervoso ed endocrino (parleremo quindi di carcinoide polmonare) o al tessuto linfatico (e parleremo di linfoma polmonare).
Diagnosi
La maggior parte dei tumori ai polmoni è asintomatica durante i primi stadi. Generalmente si diagnostica durante altri controlli o se si pensa che un tumore già diagnosticato possa aver dato origine a metastasi. Il tumore inoltre può dare origine a sua volta a metastasi sia per via linfatica sia attraverso il flusso sanguigno.
I sintomi sono generalmente tosse continua, presenza di sangue nell’espettorato, dolori al petto continuo o causato dalla tosse, perdita di peso e di appetito, infezioni respiratorie frequenti.
Il tumore a piccole cellule è senza dubbio il più aggressivo e può creare metastasi anche agli stadi più “immaturi”. È raro nei non fumatori e molto frequente invece in chi ha il vizio del fumo, come accade per i carcinomi spinocellulari che sono invece tumori non a piccole cellule. Nella stessa categoria, gli adenocarcinomi sono le forme più frequenti nei non fumatori e possono originare da pregresse infezioni gravi come le pleuriti.
In presenza dei primi sintomi si procede con diversi strumenti come la radiografia al torace, la broncoscopia, RM e PET. Per capire invece la natura del tumore è necessaria la biopsia per compiere un esame istologico, o un esame citologico dell'escreato nel quale possono essere presenti cellule tumorali.
Terapia
La crioablazione dei tumori toracici si presenta vantaggiosa a paragone della rad)oterapia nella cura di tumori polmonari primitivi (1) e può essere utilizzata con intento curativo anche per tumori metastatici (2). Recenti lavori ne hanno confermato (5) efficacia e sicurezza.
Questa ablazione ciotermia trattamento dei tumori iniziali del polmone (3) quando si decide di non ricorrere a interventi di rimozione drastici e invasivi che tradizionalmente vengono effettuati a cielo aperto oppure per via toracoscopica, cioè senza aprire il torace, ma introducendo soltanto dei tubi sottili all’interno della cavità toracica. Sono interventi dunque invasivi e che richiedono l’asportazione di larghe parti del polmone con evidenti conseguenze sulla capacità respiratoria del paziente ponendo la crioablazione come una valida alternativa.
Quando non è possibile operarli invece, si preferisce la radioterapia con tutti i rischi del caso (1) abbinata alla chemioterapia.